Deputazione sopra la nobiltà e cittadinanza, num 108 (Archivio di Stato di Firenze)

Altezza Imperiale e Reale
Alla Segreteria della Nobiltà e Cittadinanza, 29 dicembre 1847

Il Gonfaloniere di Prato fedelissimo servo e suddito di Vostra Altezza Imperiale e Reale autorizzato dal Civico Partito de 7 Novembre prossimo passato ed intento altresì a procurare incremento alla sua Patria

Implora

da Vostra Altezza Imperiale e Reale che voglia degnarsi ordinare l'aggregazione a quel Ceto Nobile della Famiglia Davini, antica Cittadina Pratese che con ogni maniera ha saputo conciliarsi l'estimazione pubblica rappresentata da Giovannie Giuseppe di Luigi Davini proprietari di rispettabile patrimonio ed in distinto patentato congiunti esonerandoli dalla Tassa dovuta alla Comunità come benemeriti della stassa Comunità fermo stante la retribuzione dei consueti Diritti di Canxelleria e per il rilascio del Regio Diploma
Che della Grazia


Cancelleria di Prato
Estratto del Libro Deliberazioni Comunità

Adunati Serv. Serv. gli Illustrissimi Sigg. Gonfaloniere, Priori e residenti nel Magistrato rappresentante la Conmunità di Prato in pieno n° di nove per trattare ... omissis..
Sentito il Sig. Gonfaloniere, il quale facendi apprezzare la condizione di questa città nel rapporto delle Famiglie nobili notabilmente diminuite per causa di estinzione di alcuna e di decadenza di fortuna di altre, rappresentava di trovar conveniente che a maggior lustro della città per l'occasione di parziali e pubbliche rappresentanze, posse supplito a tale rebuttante difetto che nel consorso dei requisiti necessari non potrebbe esser trascurato di dare una dimostrazione di pubblica stima con elevarli al grado di nobiltà, a quei Soggetti che per titoli di famiglia e per meriti personali si distinguono a maggior lustro della patria che per questi son degni di una particolare considerazione i Sig. Giovanni e Giuseppe del fu Luigi Davini di questa città i quali proporrebbe al magistrato loro per essere alla Nobiltà della medesima unitamente alle loro sorelle Laura ed Ester per riunire tutti i requisiti necessari a renderli meritevoli di tale distinzione.
Considerando in quanto si osserva dal prelodato Sig. Gonfaloniere ed adesivamnete alle Sue prolusioni

deliberano

saranna rassegnate ai piedi del Regio Trono per i soliti canali le umili preci del Magistrato loro onde impitare della sovrana clemenza la grazia dell'ammissione al ceto nobile di questa  città dei predetti Signori Giovanni e Giuseppe del fu Luigi Davini e discendenze in linea retta anche delle loro sorelle Laura ed Ester colla prposizione di dispensarli dal pagamento della tassa che sarebbe dovuta alla Comunità per tale ammissione.


Sua Altezza Imperiale e Reale ha rescritto
Inerendo alla proposizione unitamente avanzate dalla Civica Magistratura di Prato nel 7 Novembre 1847
Ammettansi al Grado Nobile della stessa città i fratelli Giovanni e Giuseppe Davini, figli di Luigi, loro rispettive Consorti, Filgi e discendenti per retta linea mascolina, con la condonazione della Tassa dovuta alla Comunità, fermi stanti i consueti munuscoli (??) di Cancelleria, e spese inerenti alla spedizione delle Patenti, Lettere e la Deputazione sul Regolamento della Nobiltà e Cittadinanza dia le disposizioni e partecipazioni opportune, ove occorra
Li 5 gennaio 1848



LIBRO D'ORO - Nobili  - Prato (Archivio di stato di Firenze, n° 216)
Famiglie ammesse alla nobiltà della città di Prato descritte nel presente registro con la data dei Decreti della Deputazione sopra il Regolamento della Nobiltà, l'Ammissione in detta classe e norma della Legge sopra tal materia
LXIII, deposito XV, data del decreto 5 gennaio 1848, Davini

Albero genealogico

Luigi di Tommaso sposa Anna Giusti di Giovanni Battista
Giovanni 2 dicembre 1818 sposa Clementina Desii
Ester Teresa 8 gennaio 1821
Laura Teresa 20 luglio 1822
Giuseppe Clemente Tommaso 23 gennaio 1823


copiato dal manoscritto conservato all'Archivio di Stato di Firenze  da Enrico Davini


18 febbraio 2001