http://www.eccidi1943-44.toscana.it/libro_stragi/1944_08.htm
Comune di PISA (PI)-Frazione SAN ROSSORE
9 agosto 1944
Una squadra di SS naziste penetra in un rifugio per le incursioni
aeree,
presso le Idrovore di S. Rossore ed uccide barbaramente nove persone
che in
quel rifugio si erano raccolte.Tra
esse-risaltano 4 giovanette, rispettivamente di 12, 13, 16 e 17 anni di
età...
(103)
(103) REGIONE TOSCANA / PROVINCIA DI
PISA, Cippi e
lapidi, numero unico, nel 40° anniversario della Liberazione,
1945/1985, Bandecchi & Vivaldi
Editori, Pontedera
1985, pag. 61.
I nomi dei Martiri:
BUCCIARELLI LINA (40)
BUCCIARELLI ANNA (13)
DAVINI ELDA (17)
DEL CHICCA-DAVINI EVA (52)
DAVINI RUFFO (57)
GIRALDI ERMENEGILDA (47)
SCUDELLER ELENA (16)
SCUDELLER NERINA (20)
SCUDELLER JOLANDA (12)
Da quanto precede risulta che,
nell'Eccidio
perpetrato dai criminali del terzo reich,
sono state
letteralmente sterminate due famiglie: la Famiglia Scudeller
e la Famiglia
Davini,
che si erano rifugiate in quella specie di capanno costruito con
tronchi
d'albero...
http://www.regione.toscana.it/memorie_del_900/eccidi_nazifascisti/geografia/726.htm
data
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9 agosto 1944
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elenco delle vittime
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Numero e tipologia
delle vittime:
9 vittime: 8 donne (4 adulte e 4 bambine) 1 uomo (anziano)
Bucciarelli
Lina, 40
Bucciarelli Anna, 13
Davini Elda, 19
Del Chicca-Davini Eva, 40
Davini Ruffo, 57
Giraldi Ermenegilda, 47
Scudeller Elena, 16
Scudeller Nerina, 10
Scudeller Jolanda, 12
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descrizione evento
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Descrizione:
Le
famiglie Scudeller e Davini erano sfollate
nelle campagne di S. Rossore dopo l'ordine di sfollamento dell'intera
zona, nel momento in cui il fronte è ancora fermo lungo l'Arno e
Pisa non è ancora stata liberata
dagli alleati. Durante le ore diurne, gli sfollati, le donne ed i
bambini restano rintanati in un rifugio costruito con tronchi di pino,
mentre gli uomini si spostano alla ricerca di cibo.
Il 9 agosto, nel corso di un rastrellamento condotto dagli uomini del
16° battaglione esploratori di Reder,
facente parte della 16a Panzergrenadier Division SS del generale Max Simon (di stanza in
quel momento presso Nozzano, piccolo paese
al confine tra Lucchesia, Versilia e provincia di Pisa) una pattuglia di
soldati tedeschi penetra nel rifugio e uccide a
colpi di fucile tutte le donne e i bambini, deportando gli
uomini adulti.
Responsabili
Come detto, gli uomini del
battaglione di Walter Reder. L'area di S.
Rossore, si trova infatti nella zona di
competenza della 16a divisione corazzata di Simon.
La particolare efferatezza dell'episodio è un ulteriore elemento
che rafforza l'ipotesi di una responsabilità degli uomini di Reder, confermata anche dalla memoria locale
dell'episodio.
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