Nel nome di Dio così sia

Sotto il Pontificato di S.S. Gregorio XVI

Aperizione di testamento di fu

Filippo Davini

fatta ad istanza della Sig. ra

Rosa Cardini ved.va del d.to Davini

L’anno milleottocentotrentadue il giorno

venti marzo

Passato agli eterni riposi il fu Filippo

Davini fin dal di 18 del corrente mese

è comparsa avanti di me Felice

Coriceli Not.ro publico Collegio del Campidoglio

avente il proprio studio in Roma Piazza

della Cancelleria n. 87 la sig.ra Rosa

Cardini figlia del fu Pietro Rnat. (Andrea?) e ved.va

del sud.to Filippo Davini, dom.ta in Cam-

po di Fiori n. 47 a me cognita la qua-

le credendo avere interesse nella ere-

dità del proprio def.to marito e sapen-

do che il med.o ha fatto il di lui testo

ed in atti miei consegnato il 6 maggio

1830 ha perciò fatto istanza di aprirlo

alla quale io sud.to annuendo e preva-

lendomi delle facoltà conferitemi dallo

stesso def.to nel di lui ultimo testo, ho

riassunto il med.mo e mostrando agli

appresso firmati testimoni lo hanno

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riconosciuto integro e non viziato in

parte alcuna ed alla loro presenza

è stato da me Notaro ad istanza come

sopra aperto, e pubblicato del tenore

e l’ho qui allegato

sopra le quali cose

atto fatto in Roma nella casa del

defunto posta ove sopra ivi presenti

Sig. Rev.do Parroco Curato d. Gio. Nina

figlio della bo. me. Franco da Raca-

nati dom.to in Roma Piazza della

Cancelleria n. 1 e Pietro Nina figlio

del d.to defunto Franco da Racanati pure

dom.to in Roma Piazza della Can-

celleria sud.ta n. 1 testi con i quali

certa Sig.ra istante e me stesso si so-

no firmati come appresso

Rosa Cardini vedova Davini

Gio. can.co Nina Par.co di S. Coraxo indano testimonio

Pietro Nina testimonio

Per il sig. Felice Coriceli notaro come sopra

Giuseppe Norri sostituto approvato rogatore


reg. a Roma il ventisette Marzo 1832 in due pagine XXX apostilli vol 109 atti pub. Fog. 16 ret CAS 6 ricevuti baj. Quaranta XXXX Archivio


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Nel nome della SS.ma Trinità Padre, Figliolo e Spirito Santo

Memore io sottoscritto Filippo Davini d’essere mortale e di non es-

servi in questo mondo cosa più certa della morte e l’ora di es-

sa incerta ora che per la Dio grazia mi trovo sano di mente

e di tutti gli altri sentimenti del corpo, onde non naschino

controversie tra i miei posteri, ho stabilito fare il mio ulti-

mo nuncupativo testamento compilandolo nel modo seguen-

te cioè:

Incominciando precisamente dall’anima come parte pre-

ziosa del corpo, questa con tutta la forza la raccomando

al Benedetto Sig.re alla Vergine M.a al Patriarca S. Giu-

seppe e a tutta la Corte celeste onde possi parteci-

pare la gloria del S. Paradiso

Il mio corpo divenendo cadavere voglio che sia asportato

e tumulato nella Parrocchia del mio domicilio e con quella

pompa funebre e suffragio che crederà l’Infra xxxx del

XXX al cui prudente arbitrio interamente mi rimetto

Per ragioni di legato ed in cura talvolta lascio al Ven.

Archispedale di S. Spirito in Saxia Scudo uno moneta

# a titolo di legato lascio, che si debba celebrare nell’Alta-

re del SS:mo Crocifisso in S. Lorenzo in Damaso una Messa

cantata all’anno in perpetuo nel giorno anniversa-

rio della mia morte e coll’oblazione annua di scudi

uno e bajocchi cinquanta per ogni Messa cantata perché

così

# a titolo di legato lascio al sig. Giovanni Davini, mio ni-

pote la somma di scudi duecento daXXXX quali dalla

infra mia erede in rate equali di scudi sei al mese fino

al compimento incominciando a decorrere la prima vol-

ta dal giorno della mia morte perché così

In tutti a singoli miei Beni poi li presenti che futuri

ovunque posti ed esistenti, vedili, diritti, azioni ragio-

ni , ori, argenti , moventi e semoventi, istituisco

e nomino, e colla mia propria bocca (NOTA nomino e voglio che sia di lui Erede Proprietaria) voglio che sia

la mia prediletta consorte sig.ra Rosa Cardini, la qua-

le debba godere l’intera mia eredità, volendo

gli ossi dare un contrassegno di coniugale attac-

camento pregandola a ricordarsi di me testato-

re nelle suo orazioni a pro dell’anima mia.

Questo io testatore dichiaro essere il mio ultimo nun
cupativo testamento che per tal ragione voglio

che valga e se per tal ragione non valesse, vo-

glio che valga per ragion di codicillo, donazione

a causa di morte,o ad XXX causa, annullan-

do qualunque altro testamento antecedente-

mente a questo fatto, ed XXXX

ogn’altro questo XXX voglio che abbia il

suo pieno effetto e vigore in ogni vica-

rio.

Roma questo dì primo maggio 1830

Filippo Davini testo come sopra

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Nel nome di Dio sotto il Pont. Di S. Sig. Pio PP VIII

Addi sei maggio 1830

Personalmente costituito avanti di me Felice Corneli, Notaio Pub. Colle-

giale della Curia del Campidoglio residente col mio Notarile studio dulla

Piazza della Cancelleria al n. 89 e sottoscrivendi testimoni fornito delle qua-

lità legali il Sig. Filippo Davini figlio del fu Francesco di Lucca, negoziante

qui in Roma e domiciliato sulla Piazza di Campo di Fiori n. 43 a me cognito il quale

ora che si trova sano di mente e di tutti gli altri sentimenti del corpo, ad ogetto, che

non naschino controversie tra i suoi Posteri ha spontaneamente consegnato a me Notaro il qui presente

foglio chiuso e sigillato ed ha dichiarato esser questo il suo ultimo nuncupativo testamento a-

avervi in questo istituto. L’erede, fatto dei legati, trallaltro che gli è piaciuto di fare

ha proibito a me stesso Notaro di non farne l’aperzione pervia della sua morte, quale successa

mi ha dato la facoltà di aprirlo alla presenza di due soli testimoni ad istanza di chi crederà

avervi interesse. Interpellato se volesse lasciar niente al Pio Istituto di Carità ed alle Ter-

re Sante rispose negativamente. Questo detto Sig. Davini dichiara essere il suo ultimo

nuncupativo testamento quale per tal ragione vuol,e che valga e se per tal ragione non

valesse vuole che valga per ragion di codicillo, donazione a causa di mor-

te et ad XXX, annullando qualunque altro testamento antecen-

temente a questo fatto ed aXXXtanza di ogni altro questo solo vuole che

abbia il suo pieno effetto e vigore in tutte le sue parti perché così non

altrimenti == sopra di che == L’atto fatto in Roma nel Notarile mio stu-

dio come sopra posto essendovi ivi presenti e ben intelligenti li sig. XX. D. Giu-

seppe Radice figlio del fu Ludovico Romano Sacerdote domiciliato in Piazza Farnese n.96

2° dottor Antonio Sartoretti del fu Luca di Recanati, Regale qui in Roma domiciliato in

via dele Stellette n. 14, 3° Pietro Nina del fu Francesco di d.o Recanati Proprieta-

rio qui in Roma domiciliato Piazza della Cancelleria n.1, = 4° Giuseppe Antoniani

del fu Antonio di Poggio Catino in Sabina studente qui in Roma domi-

ciliato Via dell’Anima n. 10 = 5° Luigi Sidari del Sig. Giuseppe di Politi-

no qui in Roma studente e domiciliato Via S. Lucia della Fonte n. 11

6° Pietro Argenti del Fu Antonio di Velletri, qui in Roma studente

e domiciliato Via Giubbonari n. 41; 7° Giacomo Iacometti del fu Pietro

dell’Anguillara qui in Roma studente e domiciliato Via Arco dei Cen-

ci n.7 testimoni presenti ed avuti che propria lettura

si sono unitamente al testaro di proprio pugno firmati e da

me Notaro come appresso

Filippo davini consegnante

d. Giuseppe Radice fui testimonio alla consegna

di detto testamento

Antonio D. Sartoretti testimonio X.X.

Pietro Nina testimonio

Giuseppe Antoniani fui testimonio alla consegna del med.mo

Pietro Argenti fui test.o alla consegna del med.o

Luigi Sideri fui testi.o alla d.a cons.

Giacomo Iacometti fui testimonio alla consegna del med.o

Felice Corneli Notario XXXXXX


Rog. a Roma in due pagine senza

apostille li diciasette maggio 1830

vol. 96 fog. 9. retto Cas. Le ricevuti

baj. Quaranta e copia d’archivio

contemporaneamente V. Campagna